Si, lo so. È un po’ di tempo che non pubblico opere.
Il motivo è che sono stato profondamente colpito da un commento. Da un complimento, per l’esattezza.
Qualcuno mi ha scritto che i colori da me utilizzati sono incredibili, perfetti, che sono la vera opera nell’opera.
Ma il disegno, ho pensato, passa quindi in secondo piano?
Il tratto, la trasparenza, il messaggio intrinseco nell’opera, rimangono offuscati dai colori?
Non volevo questo. Non era quello che desideravo.
Dopo averci a lungo riflettuto mi sono sentito in dovere di affrontare una nuova sfida: tratto, trasparenza e le infinite sfumature di due soli colori su sfondo bianco.
Forse non apprezzerete.
Ma cos’è l’arte se non la continua ricerca di nuove emozioni, il disperato tentativo di far emergere dalla nostra anima quel qualcosa che noi stessi scopriamo di possedere solo nel momento stesso in cui emerge dal nostro inconscio palesandosi ai nostri occhi?
Cos’è l’arte, se non la trasmissione di emozioni e sensazioni da un essere umano all’altro?
Cosa si avvicina di più alla telepatia se non l’arte, con la sua dirompente energia in grado di avvicinare l’umanità intera, abbracciandola in un’unica onda emozionale?